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LAURA FIUME
Urbino, 1953

Figlia di Salvatore Fiume, riesce ugualmente a individuare un percorso autonomo di ricerca pittorica, in cui ha una parte importante lo studio e l'utilizzo sperimentale dei supporti più vari, dalla ceramica alla masonite, al raso. Espone in numerose città italiane e straniere, da Milano a New York, da Los Angeles a Tokyo, da Basilea a Saint Paul de Vence.

Sono stanze - ricercati interni domestici o esclusive camere d'albergo - i temi più recenti di Laura Fiume. Scenari di piccole storie quotidiane i cui personaggi, però, sono assenti del tutto. Di loro parlano oggetti, dettagli, indizi del loro passaggio, della loro presenza occulta: una borsetta da sera, un paio di occhiali, una sciarpa, un bicchiere. Queste stanze vuote dalle prospettive lievemente deformate sono realizzate su di un supporto nuovo, il velluto colorato. Un materiale che, pur assorbendo il colore, lo restituisce straordinariamente intenso, smagliante. Un materiale perfetto per una pittura che l'artista stessa definisce "giocosa e solare".

SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO

 
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