Nel 1982 costituisce a Milano, insieme a Maria Jannelli, Pino Di Gennaro, Antonio Miano e Claudio Zanini, il gruppo L'Atelier. Con altri artisti dell'area milanese organizza le mostre Utopie Metropolitane, Linoleum, I colori della poesia e Venature, proposte in varie città italiane ed estere. Partecipa a diverse edizioni della Biennale di Milano al Museo della Permanente e ai Premi Suzzara (1994) e Carlo dalla Zorza (1996).

I vasti scenari urbani di Renato Galbusera hanno qualcosa di apocalittico. Contro squarci di orizzonti che sembrano voler oltrepassare i confini della tela e anelare a spazi ancora più ampi, si affollano figure spezzate, torsi sotto sforzo, teste senza sguardi perché con gli occhi chiusi, uomini e donne dai lineamenti tesi, serrati in un mutismo ostinato e disperato. Si muovono in città scure che non hanno strade, ma solo ombre dense e muri sbiechi, invalicabili. Galbusera materializza così le inquietudini, le minacce e i pericoli che premono sull'esistenza individuale e collettiva.