CARLO BRACCI
Genova, 1934
All'inizio della carriera affianca all'attività di
pittore quella di creatore di oggetti e prototipi di design. Inizia a
perfezionare il suo stile alla fine degli anni Settanta, dopo la scoperta
dell'informale. Ha al suo attivo numerosissime esposizioni in città di
primaria importanza, quali Rio de Janeiro (1988) e Montecarlo (1999).
Quando si affaccia al mondo dell'arte, il suo linguaggio è ancora
legato alla figurazione. È al termine di un lungo percorso di
ricerca e sperimentazione che Carlo Bracci si avvicina all'informale
e perfeziona una particolare forma di astrattismo, caratterizzato da
un rigore cromatico e costruttivo assoluto. Suoi campi d'indagine sono
lo spazio e la materia. A partire dal 1978 realizza lavori in iuta e
spago (elementi arcaici, strettamente connessi alla storia dell'uomo),
indagando sulle potenzialità dei singoli materiali come "forme
significanti", cariche cioè di proprie valenze espressive.
SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO
|